Piccoli segni 

Piccole cose lungo le vie

Placchetta con l’immagine della B.V. di Bocadirio, inchiodata sulla porta di una casa a Belvedere -  Monghidoro   ( foto Maria Cecchetti )


Croci di Maggio


Sono piccole croci di steli di canna o di salice che ancora possiamo incontrare lungo i bordi dei campi.

Gli steli vengono puliti e tagliati a “misura d’uomo”. I gesti che determinano il taglio perfetto di ogni parte e, soprattutto quello che permette l’inserimento dell’asticella trasversale della croce, e con questa anche l’intreccio di un ramo di ulivo benedetto, seguono un codice prestabilito, anche se semplicissimo e funzionale. Una volta, fabbricate le croci venivano raccolte in piccoli fasci e portate la sera del 3 di maggio (era la festa liturgica dell’Invenzione della Croce) in chiesa per la loro benedizione. Le croci vengono poi piantate nel terreno ai bordi degli appezzamenti coltivati, e lì stanno a protezione fino al momento della raccolta. Sono presenze effimere, poste a proteggere il momento più delicato della maturazione del raccolto, rinnovate ogni anno, esse esprimono un sentimento antichissimo del tempo, del suo evolversi ciclico nella dimensione immanente, “terragna” più che terrestre, dei lavori agricoli scanditi dal succedersi delle stagioni, ma dove non si dimentica che queste spirali del tempo, uguali e continue, lungo le quali ogni cosa sulla terra nasce, muore e si rinnova, escono come germogli dalla Croce, albero della vita eterna.

Vergiano - Monghidoro  (foto Maria Cecchetti )