8 settembre – Natività di Maria – Devozione a Maria Bambina – Campeggio ( Monghidoro)

Non è consueto trovare l'effige di Maria neonata negli altari.

Uno di questi rari casi è nella chiesa par­rocchiale di San Prospero di Campeggio, comune di Monghidoro (fig. 1). Maria Pia Boschi di Campeggio ci narra dell’origine di questa immagine e della festa che si fece l’8 settembre del 1959, così come lei l’ha vissuta nella sua infanzia:

La piccola Maria Bambina custodita nell’urna di vetro nell’altare a destra en­trando nel Santuario di Campeggio, arrivò per la devozione di alcune parrocchiane. Le sorelle Boschi: Lina (l’ideatrice) Fedora, Ines, Maria, Anna e Giuliana contribuirono economicamente a tale acquisto quando era parroco Padre Ludovico Maz­zarol (1959 – 1967). Lina, la più grande delle sorelle, osservò che mancava una statua per la festa della Natività di Maria. In processione si portava San Prospero (16 giugno) – San Prusprin per la comunità – la Beata Vergine di San Luca (maggio), mancava appunto – tutte convennero – Maria Bambina. Quando finalmente l’immagine arrivò, per la festa della Natività di Maria, l’8 settembre, venne portata in processione con 4 fanciulle: Gabriella Donati con la sorella Paola (figlie di Ines), Gloria Nanetti (figlia di Lina) e la parroc­chiana Maria Bruzzi. Per la solennità le fanciulle indossavano i vestiti della Comunione. La festa, che poi si è ripetuta uguale per diversi anni, era “spon­sorizzata” dal maresciallo Giuseppe Menetti de La Martina, che ne sosteneva le spese. Venivano i campanari. Si feceva la “sparata” con i mortaretti sotto il bersò, mio nonno Menetti Alfredo li preparava con i bossoli e la polvere da sparo (residui di guerra). Veniva impedito ad alcuno di avvicinarsi per cui si sentivano solo i botti. Inoltre il maresciallo portava una bombola di elio per gonfiare i palloncini che venivano legati al polso dei bimbi (poi c’era la gara a ritrovarli sgonfi dopo giorni, fra i rami degli alberi e fra gli sterpi sul monte del Calvario). C’erano anche tanti dolcetti che rallegravano l’atmosfera. Conservo vivo il ricordo di questa festa dove la parte conviviale era proprio la “festa”, noi bimbi non avevamo nulla di quello che hanno i bambini oggi, anche un semplice palloncino faceva veramente volare una preghiera a Maria. (fig 2)

Da : Savena Setta Sambro N.65