L’epicentro del terremoto che il 13 settembre 2003 colpì la nostra montagna fu in corrispondenza di Zaccarlina. A parlarci dell’evento troviamo antichi e nuovi segni di devozione sui muri delle case del piccolo borgo. In una casa ormai in abbandono una nicchia monolitica, scolpita con proporzioni e profili garbati, oggi funge da punto fermo di appoggio per alcuni tronchi posti a puntellare altre pareti a imminente rischio di crollo. Quella nicchia, come era usanza, fu costruita per esporre un’immagine sacra, lì posta a presidio della casa e a protezione della famiglia che l’abitava. La sua nuova destinazione d’uso ne conferma inconsapevolmente in forma materiale la sua funzione simbolica di “stabilità”.
Questo
sentimento religioso in Zaccarlina trova rinnovata testimonianza in
un’abitazione che a completamento della ristrutturazione post
terremoto espone un bel bassorilievo con l’immagine della Madonna
con il Bambino.
Zaccarlina. Frammento di targa ceramica inserito nella muratura di un’abitazione danneggiata dal terremoto
(Foto Gianni Gitti)MINIMA DEVOTIO - Centro di documentazione e raccolta sulla devozione